3.1 I conquistadores
I re spagnoli affidarono ai conquistadores l'incarico di colonizzare l'America. Il primo conquistador fu Hernan Cortes che, sbarcato in Messico nel 1519, con l'aiuto di una donna indigena dalla personalità eccezzionale, donna Marina, annientò gli Aztechi.
Un altro importantissimo conquistador fu Francisco Pizarro che, spinto dalla ricerca dell'oro, scese fino in Perù e nel 1532 cominciò a sottomettere gli Incas che regnavano su quelle terre. La conquista di questo popolo durò 35 anni, ma alla fine anche questa popolazione fu soggiogata e sterminata.
3.2 Le conseguenze della scoperta dell'America e della sua colonizzazione
La scoperta dell'America e la sua successiva conquista ebbe numerose conseguenze. Da questo momento in poi il Mediterraneo non sarà più il centro dei traffici mondiali e perderà gradualmente la sua importanza perché il centro delle rotte commerciali si spostò dal Mediterraneo all'Atlantico. La Spagna, grazie all'oro e soprattutto alla grande quantità di argento trovato si arricchirà enormemente. Dalle Americhe giunsero in Europa nuovi prodotti come cacao, mais, patate, pomodori, fagioli, peperoni che cambiarono per sempre le abitudini alimentari degli europei.
3.3 Le civiltà precolombiane
Nel 1492, Cristoforo Colombo giunge con le sue caravelle in America. Il navigatore italiano ritiene di essere arrivato in Oriente ma, come fu chiaro in seguito, il suo incredibile viaggio l'aveva portato a "scoprire" un nuovo continente. L'America però non era un territorio vergine privo di esseri umani e di civiltà ma era abitato da diversi popoli che nel corso dei secoli e dei millenni, pur non avendo nessun contatto con gli Europei, avevano sviluppato delle interessanti civiltà. I più importanti tra questi popoli sono i Maya, gli Aztechi e gli Inca.
I Maya erano un'antica popolazione dell'America centrale, sorta già nel 2000 a.C che praticava l'agricoltura e aveva costruito grandi centri urbani con viali pavimentati e piramidi a gradoni. Tra il 250 e il 950 d.C. la civiltà maya, sviluppatasi in numerose città stato, raggiunse il suo massimo splendore. A partire dal 950 cominciò il declino e i maya si ritirarono nella penisola dello Yucatán. La civiltà maya aveva raggiunto un grande sapere astronomico e matematico (conoscevano il movimento dei pianeti e avevano acquisito il concetto dello zero), usava una scrittura geroglifica che in parte è stata decifrata.
Gli Aztechi (o Mexica) si insediarono attorno al XIII XIV secolo nell'attuale Messico e nel 1325 fondarono la città di Tenochtitlán (l'odierna Città del Messico), destinata a divenire il centro urbano più grande e importante dell'America centrale. Questa città aveva uno schema simmetrico ed era ricca e fastosa piena com'era di canali, case, templi, palazzi e piramidi di pietra. La nascita dell'Impero Azteco si può far risalire al 1428 con l'alleanza tra le tre città-Stato di Tenochtitlán. Texcoco e Tlacopán e l'avvio di una politica espansionistica e di controllo territoriale.
L'Impero Azteco non governava direttamente sui territori conquistati, ma controllava le aree commercialmente più importanti ed esigeva dalle popolazioni sottomesse pesanti tributi. La religione atzeca comprendeva molte divinità tra una delle più importanti era Quetzalcóatl, il 'serpente piumato" di origini antichissime.
Gli Inca si stabilirono attorno al XIII secolo nell'area di Cuzco, nell'attuale Perù. Alla fine del XIV secolo cominciarono a espandersi e a sottomettere le popolazioni circostanti attraverso guerre e alleanze politiche portate a termine con grande rapidità. Al momento del suo massimo splendore l'Impero Inca arrivò a comprendere un territorio vastissimo che si estendeva dall'Ecuador al Cile. Estremamente organizzato sul piano politico e amministrativo, l'Impero era retto da un sovrano che era ritenuto discendente del dio Sole e rivestiva il ruolo di massima autorità politica e religiosa. Il territorio, inoltre, era diviso in quattro province con a capo un governatore.
Non essendo utilizzata la moneta, i tributi venivano pagati sotto forma di manodopera, che divenne altamente specializzata. Ciò contribui allo sviluppo di importanti opere come strade, sistemi di terrazzamento e impianti di irrigazione.
Gli Inca non possedevano un sistema di scrittura inteso in senso tradizionale ma si servivano di un sistema di cordicelle annodate (definito Quipu) per registrare informazioni di vario tipo.
Quando i primi Europei arrivarono nel Nuovo Mondo scoprirono che vi si coltivavano più di cento piante commestibili: patate, pomodori, girasoli, zucchine, avocado, una quantità di fagioli e cucurbite, patate dolci, arachidi, anacardi, ananas, papaya, guaya, manioca (o cassava), vaniglia. quattro varietà di peperoncino, cacao, etc. etc. È stato stimato che il 60% delle colture mondiali provenga dalle Americhe.
Anche le Americhe guadagnarono molto dall'Europa, almeno dal punto di vista agroalimentare. Prima che gli Europei facessero irruzione nelle loro esistenze, gli abitanti dell'America Centrale avevano soltanto cinque specie anima li addomesticate (il tacchino, l'anatra, il cane, l'ape e la coccini glia) ed erano privi di prodotti caseari.
Purtroppo lo Scambio colombiano si estese anche ai contagi. Privi di difese immunitarie contro le malattie europee, i nativi si ammalavano facilmente e morivano a frotte». In totale, nel primo secolo di contatto con gli Europei, malattie e massacri ridussero le popolazioni precolombiane del 90% circa. Non esiste altra impresa storica che abbia cambiato il mondo in modo più profondo della ricerca di spezie orientali da parte di Colombo.
Materiali e risorse varie
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