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Storia

II media - Unità 28 - Il mondo a fine Ottocento

La guerra di secessione americana

Negli Stati Uniti, verso il 1850, emersero differenze crescenti tra gli Stati del Nord, industrializzati e ricchi, e gli Stati del Sud, orientati all'agricoltura e con piantagioni in cui lavoravano gli schiavi di origine africana. Il Nord era abolizionista, contrario alla schiavitù, e fondò il Partito Repubblicano nel 1854 per contrastare il Partito Democratico favorevole alla schiavitù.

Nel 1860, Abraham Lincoln, un repubblicano, divenne presidente, scatenando la secessione degli Stati del Sud e la creazione della Confederazione degli Stati del Sud. Questo portò alla Guerra di Secessione Americana, vinta dall'esercito del Nord nel 1865. Gli schiavi ottennero la libertà, ma gli Stati del Sud continuarono a maltrattarli e a segregarli dal resto della popolazione. In questo periodo nacque il Ku Klux Klan (KKK), un organizzazione segreta che si opponeva all'integrazione razziale.

IN SINTESI>> Negli Stati Uniti, attorno al 1850, crebbero le tensioni tra gli industrializzati e ricchi Stati del Nord e gli Stati del Sud, basati sull'agricoltura con schiavi africani. Il Nord, contrario alla schiavitù, formò il Partito Repubblicano nel 1854. Nel 1860, la presidenza di Abraham Lincoln scatenò la secessione degli Stati del Sud, portando alla Guerra di Secessione del 1861-1865. Il Nord vinse, garantendo la libertà agli schiavi, ma il Sud mantenne pratiche discriminatorie.

 

La crescita degli Stati Uniti d'America

Negli Stati Uniti, tra il 1869 e il 1890, fu completata la costruzione di una ferrovia transcontinentale che collegò la costa est con la costa ovest. Questo portò a scontri con le popolazioni native, in quanto la ferrovia attraversava i loro territori di caccia. Molti nativi furono costretti a spostarsi nelle riserve, dove vivevano in condizioni simili a prigionieri.

Nel tardo XIX secolo, l'economia americana ebbe una crescita significativa, alimentata anche dalle migrazioni dall'Europa. Gli Stati Uniti cercavano di espandere i propri territori e di consolidare il dominio del continente americano al posto delle potenze europee. Questo processo di espansione iniziò nel 1845 con l'annessione di alcuni territori messicani e si estese successivamente con il controllo dei commerci con l'America centrale e meridionale.

La conquista dell'Ovest, la costruzione della ferrovia transcontinentale e l'espansione territoriale fecero parte di questo obiettivo di dominio continentale.

N SINTESI>> Tra il 1869 e il 1890, negli Stati Uniti, la costruzione della ferrovia transcontinentale collegò le coste est e ovest, causando scontri con le popolazioni native costrette nelle riserve. L'economia crebbe grazie alle migrazioni europee, e gli Stati Uniti cercarono di espandere il dominio continentale, annessero territori messicani nel 1845 e controllarono i commerci con l'America centrale e meridionale.

 

L'imperialismo

Verso la fine dell'Ottocento, sia gli Stati europei che gli Stati Uniti ampliarono il loro dominio su gran parte dei territori asiatici e africani. La Gran Bretagna prese il controllo diretto dell'India, modernizzando il paese attraverso la costruzione di infrastrutture come scuole, strade e ferrovie. Tuttavia, gli inglesi sfruttarono l'India e soppressero nel sangue le ribellioni. Inoltre, cercarono di controllare il commercio dell'oppio in Cina, scatenando due guerre per aprire i porti cinesi agli stranieri.

Molti Paesi europei desideravano colonizzare l'Africa, e nel 1884, Bismarck organizzò una conferenza a Berlino tra le principali potenze europee per stabilire zone di influenza e prevenire conflitti. Questo portò alla spartizione dell'Africa, con l'Inghilterra che ottenne il controllo dell'Egitto e i francesi che occuparono l'Indocina e alcune isole.

Gli inglesi detenevano anche il controllo dell'Australia, inizialmente utilizzata come colonia penale, ma che successivamente, nel 1850, ottenne il governo autonomo .

IN SINTESI>> Verso la fine dell'Ottocento, le potenze europee e gli Stati Uniti ampliarono la loro influenza in Asia e Africa. La Gran Bretagna dominò direttamente l'India e cercò di controllare il commercio dell'oppio in Cina. Nella conferenza di Berlino nel 1884 le potenze europee si spartirono l'Africa, con l'Inghilterra che ottenne l'Egitto e la Francia che ottenne l'Africa occidentale. L'Australia, inizialmente una colonia penale, ottenne l'autonomia nel 1850 sotto il controllo britannico

 

 


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