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Storia

II media - Unità 13 - XVIII sec - L‘ Illuminismo

Nel Settecento si sviluppò in Francia, e poi in tutta Europa, un movimento culturale e filosofico chiamato Illuminismo, che si prefiggeva di combattere l'ignoranza e il pregiudizio grazie alla ragione. Il termine illuminismo è la traduzione di una parola francese che significa "i Lumi" e allude ad una metafora: come la luce squarcia il buio, così la luce della Ragione squarcia le tenebre dell'ignoranza e del pregiudizio. Per questo suo basarsi esclusivamente sulla ragione, l'Illuminismo può essere considerato il primo movimento laico della storia.

Gli illuministi pensavano che tutti gli uomini avessero diritto alla felicità e pertanto si interessarono di politica per lottare per il benessere generale. Al "diritto divino" dei sovrani, contrapponevano i diritti naturali dell'uomo: la libertà e l'uguaglianza.

Tra gli illuministi più importanti vanno ricordati senza dubbio:Montesquieu, Voltaire e Rousseau 

Voltaire, rappresentò il modello di intellettuale moderno. Laico convinto, visse dagli introiti delle sue opere e questo gli garantì grande libertà di pensiero e d'azione (non dovendo dipendere da mecenati). Secondo Voltaire la libertà si conquista criticando la Chiesa che riteneva responsabile del fanatismo religioso.Non era ateo ma credeva in una religione senza imposizioni. La sua regola morale era "Non fate agli altri quello che non volete venga fatto a voi". Dal punto di vista politico non contestava l'assolutismo ma credeva in "despoti illuminati" disposti a varare riforme alla luce della Ragione.

Montesquieu teorizzò la separazione dei poteri;

  • potere legislativo
  • potere esecutivo
  • potere giudizuario

I tre poter devono essere separati perché altrimenti si rischia il dispotismo.

Rousseau fu uno degli intellettuali più famosi del Settecento.Secondo questo autore la società era profondamente ingiusta perché tra gli uomini vigevano profonde disuguaglianze e questo a causa della proprietà privata. Sriveva infattoi Rousseau nel 1755; "Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l'idea di proclamare questo è mio, e trovò altri cosí ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, guerre, assassini, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i paletti o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili: Guardatevi dall’ascoltare quest’impostore; siete perduti, se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno." https://www.google.com/u

Nel suo famoso libro Contratto sociale sostiene che tutti i poteri appartengono al popolo, unico e sovrano.

Nel 1763 Voltaire scrisse il Trattato sulla tolleranza, un testo fondamentale slla libertà religiosa e sul rispetto delle opinioni altrui. Il libro riporta anche la famosa preghiera con cui Voltaire si rivolge a Dio.

Ecco alcuni passaggi[...] Fa' sì che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi e così uguali davanti a te, insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli atomi chiamati "uomini" non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione. [---] Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! https://www.libriantichionline.com/divagazioni/voltaire_preghiera_dio_trattato_tolleranza

 

Il fanatismo è quell'atteggiamento che porta a perseguitare tutti coloro che la pensano diversamente.

 

Tra gli illuministi italiani va ricordato Cesare Beccaria che sostenne l'abolizione della tortura e della pena di morte.

Agli illuministi si deve l'Enciclopedia, opera in 28 volumi di cui 11 con tavole illustrate.

Con l'Illuminismo si diffuse una nuova teoria economica: la fisiocrazia. Per lo sviluppo dell'agricol ura, perno di tutta l'economia, era necessario abolire le tariffe doganali, i privilegi feudali, gli usi comuni delle terre e le condizioni particolari di gestione delle proprietà terriere dei nobili e del clero. I fisiocrati ritenevano che per far crescere la produzione fosse sufficiente lasciarla funzionare secondo leggi e meccanismi propri. Questa teoria fu chiamata "liberismo".


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