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Storia

Canosa

Canosa di Puglia è una città che sorge in Puglia, nella provincia di Andria-Trani-Barletta sulla riva destra di Ofanto.

Città a lunghissima continuità di insediamento, è considerata uno dei principali centri archeologici italiani. Reperti e vasi canosini sono presenti in tutti i principali musei (come i vasi antropomorfi permanentemente esposti al British Museum) e collezioni private del mondo ma numerosissime testimonianze del suo passato (la domus romana, le terme, basilica paleocristiana di San Pietro, ipogeo dell'oplita, ipogeo lagrasta, ponte romano, scavi di San Leucio, scavi di Santa Sofia, battistero di San Giovanni, ipogeo del Cerbero, arco di Traiano, ipogeo Varrese, resti del tempio di Giove Toro, ipogei Scocchera, mausoleo di Boemondo, chiesa di San sabino) sono disseminate anche nella città attuale e nel territorio circostante.

Territorio

La città di Canosa sorge a pochi chilometri dalla sponda destra del fiume Ofanto e a una ventina di chilometri dal Mare Adriatico, sul margine nord-occidentale dell'altopiano delle Murge da cui domina la valle dell'Ofanto e la pianura del Tavoliere delle Puglie.

Il comune di Canosa si estende su una superficie di circa 150 kmq: confina a nord con i comuni di San Ferdinando di Puglia e Barletta, a est con Andria e Minervino Murge, a sud con Lavello in Basilicata, e a ovest con Cerignola.

Clima

Canosa gode di un tipico clima temperato, particolarmente mite nei periodi primaverile ed autunnale.

Storia

Origine del nome:    

Inizialmente colei che oggi definiremo con il nome di Canosa si chiamava Canusiom, poi quando si alleò con Roma assunse un farma più appartenente al latino e diventò,quindi, Canusium. Però l’etimologia del nome è incerta, per alcuni risalirebbe a Diomede che vi avrebbe portato i suoi cani,secondo altri,invece risalirebbe al nome di canne (alte piante che crescono sulle rive del fiume Ofanto).

L'età antica

Fondata, secondo la leggenda da Diomede, Canosa è stata uno dei centri più importanti della Daunia e della Apulia.

I primi insediamenti furono realizzati dai Dauni su quella fascia di terra chiamata Campi Diomedei e risalgono al Neolitico (6000-3000 a.C.). In un momento successivo sorse l'abitato arcaico di Toppicelli, sulla piana ofantina, caratterizzato dalla presenza di edifici e tombe aristocratiche ricchissime di corredi appartenenti al ceto di quelli definiti poi "principi dauni".

Nel corso dei secoli, Canosa diviene un importante centro commerciale e artigianale, specie di ceramiche e terrecotte. Con lo sviluppo della Magna Grecia, il centro venne influenzato dalla cultura ellenica.

Nel 318 a.C. divenne città alleata di Roma, accogliendo i Romani anche nel 216 a.C. dopo la disfatta di Canne ad opera di Annibale.

Dall'88 a.C. divenne municipium e beneficia del passaggio della via Traiana (109 d.C.) e della costruzione dell'acquedotto di Erode Attico (141), di un anfiteatro, di mausolei e archi.

Più tardi l'imperatore Antonino Pio elevò il centro al rango di colonia con il nome Aurelia, Augusta, Pia, Canusium. Da ricordare anche che veniva definita "la piccola Roma", poiché anch'essa sorge su sette colli.

Il periodo medievale

Verso la fine del III secolo diviene capoluogo della Regio II Apulia et Calabria, diventando nel secolo successivo anche sede di una tra le più importanti diocesi di Puglia, che raggiunse il culmine della sua importanza con il vescovo san Sabino (dal 514 al 566); la presenza della sede episcopale ha lasciato testimonianze artistiche di valore, tipiche dei luoghi di culto e l'architettura civile dimostra la centralità della città rispetto al territorio pugliese (da cui l'appellativo "città dei vescovi").

Con l'invasione longobarda nel VI secolo, divenne sede di gastaldato.

Successivamente subì diverse devastazioni per mano dei Saraceni (scacciati intorno all'871).

Canosa ritrova un certo rilievo nel millennio successivo (XI - XII secolo) con i Normanni, grazie al particolare interesse mostrato dal principe Boemondo I d'Antiochia (che dal 1111 giace nel mausoleo ivi presente) e poi, sotto gli Svevi, da Federico II.

Età modrna

L'età moderna è caratterizzata da un lento e progressivo declino causato dai tanti terremoti (1361, 1456, 1627, 1659, 1731), dai numerosi saccheggi (in particolare, dei tarantini nel 1451 e dei soldati francesi di Napoleone nel 1803) e, nel 1818, dalla perdita della sede vescovile.


Siti di interesse

1. Parco archeologico di San Leucio

2. Battistero di San Giovanni

3. Basilica di San Sabino

Parco archeologico di San Leucio

Il Parco Archeologico di San Leucio, situato sul colle omonimo a sud-est di Canosa, rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della zona. Il sito, interamente circondato da ulivi,  testimonia due momenti storici significativi.

Inizialmente, il colle fu scelto per ospitare il più imponente tempio italico dell'Italia meridionale, dedicato alla dea Minerva – Atena Ilias, probabilmente per sancire, nel 318 a.C., l'alleanza tra i "principi" indigeni e i Romani.

Successivamente, il tempio fu distrutto, e nel V secolo d.C., il colle vide la costruzione della straordinaria basilica a pianta centrale, il più grande edificio paleocristiano della Puglia. La basilica, inizialmente dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano, in età longobarda fu dedicata a S. Leucio.

Entrambi gli edifici erano posizionati in modo dominante rispetto alla città antica, simbolicamente contrapposti all'acropoli di Canusium.

Il sito, scoperto nel 1925, è stato soggetto a numerose ricerche archeologiche e restauri nel corso del XX secolo. Le recenti campagne di scavo condotte dalla "Sapienza - Università di Roma" nel 2008 hanno portato all'allestimento dell'Antiquarium, esponendo reperti riportati alla luce e includendo i lavori di restauro dei mosaici pavimentali. Tra le colonne in marmo, pulvini bizantini e i capitelli ionici, si trovano mosaici policromi di alta qualità, come lo splendido "mosaico del pavone" nella basilica paleocristiana. Il capitello corinzio con protome femminile e i resti del tempio, come i rocchi di colonne e i piedi di un gigantesco telamone, rappresentano elementi superstiti di grande interesse.

Fonte www.canusium.it/parchi-archeologici/

Battistero di San Giovanni

Nelle vicinanze dell'antica via Traiana a Canosa di Puglia sorgono i resti del grande battistero paleocristiano dedicato a San Giovanni. Fu San Sabino, vescovo nato a Canosa di Puglia nel 461, a volere questo maestoso edificio.

La struttura ha una pianta dodecagonale, tipica dei battisteri paleocristiani. Al centro si trova la vasca battesimale, circondata da un deambulatorio e decorata con tessere vitree e mosaici, sormontata da una cupola. Dal corpo centrale si sviluppavano camere lungo gli assi principali, collegate da corridoi; il corpo centrale era anticipato da un nartece a forcipe.

Nel tardo XIX secolo, la struttura fu parzialmente modificata per essere adibita a frantoio per la molitura delle olive, perdendo la sua originaria destinazione di battistero paleocristiano.

Fonte https://catalogo.beniculturali.it

Basilica di San Sabino

La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, fu costruita nel VI secolo d.C. dal Vescovo Sabino, probabilmente come l'ultimo edificio religioso progettato dal Vescovo Sabino. La sua struttura originale è a pianta a croce latina con tre navate e un'ampia abside di fondo.La copertura, anche se in alcune parti modificata nel XVII secolo, conserva ancora l'originale e innovativa struttura con 5 cupole extradossate: tre nella navata centrale e due nei bracci del transetto, la più alta delle quali si trova all'inizio dell'edificio medievale, vicino all'antica facciata.

Incorpora elementi decorativi provenienti da edifici pagani demoliti e comprende sei colonne di marmo verde della Tessaglia dal tempio di Giove. La pavimentazione in marmo grigio bardiglio risale all'epoca normanna.

La basilica occupa una posizione simbolica centrale nell'antica topografia di Canosa e nella visione urbana di Sabino. Orientata con l'ingresso a ovest, abside a est, transetto destro a sud e transetto sinistro a nord, funge quasi da bussola per i nuovi monumenti sacri:

  • a nord si trova Il Battistero di San Giovanni;
  • a eset, l'area sepolcrale di Lamapopoli;
  • a sud sono situati San Pietro e i Santi Cosma e Damiano;
  • a ovest potrebbe trovarsi la residenza del Vescovo Sabino, approssimativamente al III miglio dalla IIIa Regione Urbana, non ancora identificata ma presumibilmente lungo l'Appia.

Scavi recenti hanno rivelato i resti di una domus romana sotto la cripta, aggiungendo un elemento intrigante alla storia del luogo.

Fonte: https://www.sansabinocanosa.it/portal/index.php?option=com_content&view=article&id=30


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