Dalla città alla campagna
Gli storici considerano l'Alto Medioevo il periodo compreso tra il 476, anno della caduta dell'Impero romano d'Occidente, e l'anno Mille (circa). Fu un periodo di decadenza culturale ed economica. I regni romano-germanici non sono ben governati e non riescono a svolgere quei compiti che venivano svolti dall'amministrazione romana (mantenere la sicurezza, manutenere strade ed edifici pubblici, etc.). Le città si spopolano perché le strade e le vie di comunicazione non vengono più curate e i commerci e gli spostamenti risultano quindi difficili. Si assiste a un forte calo della popolazione dovuto al peggioramento delle condizioni di vita e al susseguirsi di epidemie e carestie. Molti terreni coltivati vengono abbandonati e si ricoprono di boschi.
Il sistema curtense
In questo contesto, tra V e VIII secolo, nascono le curtes (singolare curtis), vasti possedimenti terrieri controllati da un unico signore che miravano ad assicurare un'autosufficienza produttiva. All'interno della curtis veniva prodotto e si scambiava tutto quanto era necessario (cibo, vestiti, utensili, ecc.) e gli scambi con l'esterno erano ridotti e marginali e avvenivano prevalentemente attraverso il baratto. Per questa ragione si parla di "economia chiusa".
Ogni curtis era divisa in due parti: la pars dominica e la pars massaricia. Nella pars dominica si trovava la casa del signore (dominus), e vi lavoravano i servi della gleba considerati proprietà del padrone della curtis. L'altra parte, la pars massaricia, era divisa in appezzamenti, chiamati mansi, affidati ai massari (dal latino massarius, "contadino"), contadini liberi o servi che godevano di più diritti rispetto ai servi della gleba che, in cambio di terra e protezione, pagavano un canone d'affitto con parte dei prodotti e prestazioni di lavoro gratuite nelle terre della pars dominica.
Materiali e risorse varie
Esercizi online
[A6]_Esercizio - L'Alto Medioevo [conoscere eventi e processi] (5 domande a risposta multipla) (facile)
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