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Storia

III media - La Seconda Guerra Mondiale - La fine della Seconda Guerra Mondiale

1. La fine della guerra in Europa: la sconfitta della Germania nazista

La "Linea Gustav", il fronte dove i tedeschi si erano schierati in Italia, fu sfondata nella primavera del 1944. Da lì, gli Alleati avanzarono rapidamente verso nord, conquistando Roma e Firenze. I tedeschi furono in grado di bloccare l'avanzata lungo la "Linea Gotica", una nuova linea fortificata da Rimini a Massa.

Nel frattempo, il 6 giugno 1944, gli Alleati sbarcarono in Normandia. Questo giorno è ormai noto come il D-Day. I tedeschi erano così accerchiati: ad ovest,  gli Angloamericani avanzavano verso Parigi; a sud, l'Italia veniva liberata; ad est, l'Armata Rossa invadeva la Polonia. Mentre gli Alleati si avvicinavano, Parigi insorse e il generale De Gaulle entrò trionfante nella capitale.

In Italia, la "Linea Gotica" fu sfondata nella primavera del 1945, e il 25 aprile il CLN proclamò l'insurrezione generale. Mussolini tentò la fuga verso la Svizzera, ma fu catturato e fucilato dai partigiani; il suo corpo fu esposto in piazzale Loreto a Milano. Nel frattempo, Hitler si tolse la vita nel suo bunker sotterraneo a Berlino, il 30 aprile. La guerra in Europa ear finalmente finita!

 

IN SINTESI>> La "Linea Gustav" fu superata dagli Alleati nel 1944, avanzando rapidamente verso nord e conquistando Roma e Firenze. I tedeschi tentarono di fermare l'avanzata lungo una nuova linea difensiva, chiamata la "Linea Gotica". Nel 1944, gli Alleati sbarcarono in Normandia, stringendo i tedeschi in una morsa.  In Italia, la "Linea Gotica" fu sfondata nel 1945 e il CLN proclamò l'insurrezione generale il 25 aprile. Mussolini fu catturato e fucilato, mentre Hitler si suicidò. Così, la guerra in Europa giunse alla sua fine.

2. La fine della guerra nel Pacifico

Verso la fine della primavera del 1945, il Giappone si trovavò solo a fronteggiare gli USA. L'aviazione statunitense aveva avviato i bombardamenti su Tokyo e altre aree del Giappone e questi, nel tentativo disperato di resistere, aveva iniziato a condurre attacchi suicidi contro le navi americane fin dall'ottobre 1944, utilizzando i kamikaze: piloti che si lanciavano direttamente contro i bersagli americani con aerei carichi di esplosivi.

Nonostante i successi americani, il Giappone non dava segni di resa potendo contare ancora su un esercito di circa 3 milioni di uomini. Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry S. Truman, per piegare la resistenza del Giappone, decise quindi di utilizzare una nuova terribile arma: la bomba atomica. Così sulle città di Hiroshima e Nagasaki, il 6 e il 9 agosto, furono sganciate due bombe atomiche che causarono terribili stragi e produssero effetti devastanti i cui effetti perdurano ancora oggi.

Il 14 agosto, piegato dall'atomica,  il Giappone si arrese. La guerra era finalmente terminata.

IN SINTESI>> Verso la fine della primavera del 1945, il Giappone, isolato, affrontava da solo gli USA. Gli americani avanzavano inesorabilmente ma onostante ciò, il Giappone, con un esercito ancora consistente, non cedeva. Truman, presidente USA, decise di utilizzare una nuova terribile arma: l'atimica.  Il 6 e il 9 agosto, Hiroshima e Nagasaki furono colpite e devastate come mai ear successo. Il 14 agosto, dopo l'uso dell'atomica, il Giappone si arrese, segnando la fine della guerra.

 

3. I costi della guerra

I costi umani e materiali della Seconda guerra mondiale furono ancora più devastanti di quelli della prima. Si contarono oltre 55 milioni di morti (rispetto ai 9 milioni della Prima guerra mondiale) e il numero delle vittime civili superò quello dei soldati uccisi.

4. I problemi dei rifugiati

Al termine della Seconda guerra mondiale, emerse il problema dei rifugiati. Oltre ai milioni di persone deportate dai Tedeschi o costrette ad abbandonare il proprio Paese durante il conflitto, gli spostamenti forzati imposti dai vincitori alla fine della guerra causarono una tragedia umanitaria senza precedenti. Dieci milioni di tedeschi furono espulsi dalla Prussia Orientale, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia; tre milioni di polacchi furono costretti a emigrare dalle terre cedute alla Russia. Circa trecentomila italiani lasciarono le loro case e i loro beni, fuggendo dall'Istria: questo esodo verso l'Italia era cominciato già dopo l'armistizio nel 1943 e si era intensificato con i terribili massacri delle foibe.

 

IN SINTESI>> La Seconda guerra mondiale causò devastazione sia in termini umani che materiali, con oltre 55 milioni di morti, superando di gran lunga le cifre della Prima guerra mondiale. Al termine del conflitto, il problema dei rifugiati divenne urgente. Milioni di persone tedeschi e polacchi furono costretti a lasciare il proprio Paese, causarono una tragedia umanitaria senza precedenti. Anche trecentomila italiani furono costretti a emigrare dall'Istria fuggendo dalle violenze e dai massacri delle foibe.

 

5 Le conferenze di Yalta e di Potsdam

Tra il 4 e l'11 febbraio 1945, i leader delle tre potenze alleate si incontrarono a Yalta per pianificare la sconfitta delle potenze dell'Asse e stabilire il futuro dell'Europa postbellica. Durante il vertice, Roosevelt, Churchill e Stalin decisero la divisione della Germania in quattro zone di occupazione, la formazione di governi autonomamente eletti nei Paesi liberati e l'istituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per risolvere pacificamente le dispute internazionali, sostituendo la Società delle Nazioni.

Dopo poco, nell'estate del 1945, i leader delle tre potenze alleate si riunirono a Potsdam, vicino a Berlino. Durante il summit, prevalse la volontà di dividere l'Europa in sfere di influenza, ignorando l'autodeterminazione dei popoli. Questo portò alla divisione dell'Europa in blocchi contrapposti, creando tensioni tra gli ex alleati.

 

IN SINTESI>> I leader delle potenze alleate si incontrarono a Yalta e a Potsdam per pianificare la fine della Seconda guerra mondiale e delineare il futuro dell'Europa. Alla fine si decise di dividere l'Europa in sfere di influenza.

 

6. La sorte della Germania e dell'Italia e i nuovi confini terroitoriali

Al termine della Seconda Guerra Mondiale in base agli accordi di Yalta e Potsdam si adottarono le seguenti misure:

  • le SS furono imprigionate in attesa di chiarire le loro responsabilità, mentre i principali leader nazisti furono processati a Norimberga (1945-1946) e molti di loro condannati per crimini contro l'umanità, un concetto giuridico nuovo creato per condannare gli orrori del nazismo;
  • la Germania, come concordato a Yalta, fu divisa in quattro zone occupate dagli Alleati, compresa Berlino, che fu divisa anch'essa in quattro settori;
  • la Francia fu reintegrata nei confini antecedenti alla guerra;
  • l'URSS ottenne parte della Prussia orientale, i Paesi baltici e la fascia orientale della Polonia;
  • la Polonia ottenne a sua volta parte della Prussia e la fascia orientale della Germania;
  • il Giappone perse tutti i territori occupati nell'area del Pacifico.

Anche l'Italia che nel 1943 aveva abbandonato al guerra con la Germania per passare dalla parte degli angloamericani fu trattata da Paese vinto e subì pesanti conseguenze:

  • dovette abbandonare tutte le colonie africane e quelle nel Mar Egeo;
  • Briga e Tenda (cittadine piemontesi al confine) passarono alla Francia;
  • l'Istria e parte della Venezia Giulia andarono alla lugoslavia;
  • Trieste e il suo territorio furono affidati ad angloamericani e iugoslavi, e solo una parte sarebbe tornata all'Italia nal 1954.

 

IN SINTESI>> Al termine della Seconda Guerra Mondiale, gli accordi di Yalta e Potsdam portarono a diverse misure:
  • La Germania fu divisa in quattro zone occupate dagli Alleati, compresa Berlino, anch'essa divisa in quattro settori.
  • La Francia riacquistò i suoi confini prebellici.
  • L'URSS ottenne parte della Prussia orientale, i Paesi baltici e la fascia orientale della Polonia.
  • La Polonia ottenne parte della Prussia e della Germania orientale.
  • Il Giappone perse tutti i territori occupati nell'area del Pacifico.
  • l'Italia dovette abbandonare le colonie africane e quelle nel Mar Egeo; Briga e Tenda passarono alla Francia; L'Istria e parte della Venezia Giulia furono assegnate alla Jugoslavia; Trieste e il suo territorio furono controllati dagli angloamericani e jugoslavi.

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