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Storia

III media - La Seconda Guerra Mondiale - 1941-1943

1.  Il conflitto si allarga

1.1. L'invasione tedesca della Russia

Nel 1941, nonostante il Patto Molotov-Ribbentrop, Hitler invase l'URSS. Le motivazioni erano molteplici:

  • La Russia rappresentava il centro del comunismo, fortemente detestato da Hitler.
  • La visione di un "nuovo ordine" europeo di Hitler prevedeva l'annessione dei territori dell'Europa orientale, la sottomissione delle popolazioni slave e la colonizzazione con cittadini tedeschi.
  • Inoltre, la Russia era ricca di risorse naturali, come metalli e petrolio.

L'offensiva contro l'Unione Sovietica, nota come "operazione Barbarossa", ebbe inizio il 22 giugno 1941 senza alcuna dichiarazione di guerra preventiva. Anche in questo caso, Hitler mirava a concludere l'operazione in maniera fulminea.

Gli obiettivi delle imponenti forze armate tedesche (Wehrmacht),erano Leningrado (attualmente San Pietroburgo), Mosca e il Mar Nero. L'Armata Italiana (ARMIR) partecipò anche all'attacco.

IN SINTESI>>  Nel 1941, Hitler, nonostante il Patto Molotov-Ribbentrop, invase l'URSS  per ragioni ideologiche e per il controllo delle risorse. L'operazione Barbarossa iniziò senza dichiarazione di guerra, mirando a occupare Leningrado, Mosca e il Mar Nero. Le forze tedesche e italiane parteciparono con un vasto schieramento di soldati e mezzi militari.

1.2. La resistenza sovietica

Inizialmente l'offensiva nazifascista sembrò avere successo. Entro l'autunno del 1941, i Tedeschi avevano occupato i Paesi baltici, l'Ucraina, la Bielorussia e la Crimea settentrionale.

Ma i russi utilizzarono una tattica che i tedeschi non si aspettavano. Infatti, di fronte all'avanzata nemica, l'Armata Rossa cominciò a ritirarsi verso est, (smantellando gli impianti industriali e trasferendoli oltre gli Urali per garantire la produzione bellica). I tedeschi avanzavano sempre di più nel cuore dello sterminato paese sovietico ma contemporaneamente si allungavano anche le distanze tra il fronte e le retrovie. Così i rifornimenti si fecero sempre più difficili e con il sopraggiungere del terribile inverno russo le condizioni per gli invasori si fecero pribitive. Fu così che nel dicembre del 1941, Stalin mobilitò i Russi per la difesa della Patria e bloccò l'offensiva tedesca davanti a Leningrado, assediata per ventotto mesi, e a Mosca. Il rigido inverno russo aveva vinto ancora una volta, sfatando il piano di una "guerra lampo".

Per l'esercito italiano, la campagna in Russia si trasformò in un vero incubo: 90.000 morti e oltre 40.000 feriti.

IN SINTESI>> Le truppe sovietiche evitarono scontri diretti con i Tedeschi, ritirandosi verso est e sabotando gli impianti industriali durante l'avanzata nemica. Stalin mobilitò la difesa, bloccando l'offensiva nazista a Leningrado e Mosca. L'inverno russo mise ulteriormente in difficoltà i Tedeschi. Per l'esercito italiano, la campagna in Russia fu disastrosa, con pesanti perdite.

 

1.3. Gli Stati Uniti entrano in guerra

Un evento decisivo per le sorti della guerra fu il ruolo svolto dagli Stati Uniti. Inizialmente questi avevano sostenuto solo economicamente Francia e Gran Bretagna, ma non erano coinvolti direttamente nel conflitto.

Quando però il 7 dicembre 1941, Il Giappone (che aveva già occupato l'Indocina francese), senza dichiarare guerra, attaccò la flotta americana a Pearl Harbor, gli Stati Uniti dichiararono guerra al Giappone. Fu l'inizio di una  nuova fase del conflitto.

 

1.4. L'avanzata del Giappone.

Mentre gli Stti Uniti si mobilitavano, il Giappone occupò diversi territori, tra cui la Malesia, Hong Kong, le Filippine, Singapore, le Indie olandesi e la Birmania (Myanmar), minacciando anche l'India britannica. Nel sud del Pacifico, attaccarono l'Australia e occuparono le vicine isole Salomone.

Anche se non avevano un piano di sterminio razziale come quello nazista, i Giapponesi perpetrarono violenze e pulizie etniche nei territori occupati, causando la morte di tra le 150.000 e le 300.000 persone.

IN SINTESI>> Gli Stati Uniti entrarono in guerra dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor nel dicembre 1941. Questo segnò l'inizio di una nuova fase del conflitto mondiale. Nel frattempo, il Giappone continuò la sua avanzata nel Pacifico, occupando diversi territori e minacciando anche l'India britannica. Anche se non pianificarono un genocidio come i nazisti, i Giapponesi perpetrano violenze e pulizie etniche, causando la morte di decine di migliaia di persone.

 

1.5. La riscossa degli Alleati  e lo sbarco in Sicilia

Il 1942, fu l'anno in cui le sorti della guerra iniziarono a cambiare. Tre importanti battaglie segnarono questa svolta:

  • la battaglia delle isole Midway nel Pacifico, dove gli Americani sconfissero i Giapponesi, (vendicando Pearl Harbor) avviando così un contrattacco vittorioso.
  • la battaglia di Stalingrado in Russia, alla fine dell'anno, dove i Tedeschi furono accerchiati e sconfitti dall'armata sovietica, segnando una disfatta cruciale per l'Asse, che coinvolse anche le truppe italiane.
  • la battaglia di El Alamein in Egitto, che costrinse, nel 1943 le truppe dell'Asse abbandonarono l'Africa.

Nel 1943 cominciò la conquista da parre degli Alleati dei territori nemici: tra il 9 e il 10 luglio 1943,  sbarcarono in Sicilia, preparandosi per la vittoria finale.

Nello stesso anno Stalin, Churchill e Roosevelt, riunitisi a Teheran, concordarono la strategia per il mondo post-bellico e decisero di aprire un secondo fronte in Europa.

IN SINTESI>> Nel 1942, tre importanti battaglie cambiarono le sorti della guerra: la vittoria degli USA a Midway nel Pacifico,a battaglia di Stalingrado e la battaglia di El Alamein in Egitto Nel 1943, gli Alleati sbarcarono in Sicilia e si prepararono per la vittoria finale. A Teheran, Stalin, Churchill e Roosevelt pianificarono il futuro post-bellico, decidendo l'apertura di un secondo fronte in Europa. La supremazia dell'Asse stava crollando.

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