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Agenda 2030: agire per il clima [obiettivo 13]

Il riscaldamento globale è uno dei problemi più difficili per il nostro Pianeta. Al contrario di quello che lascia intendere, il riscaldamento globale non porta ad un piacevole innalzamento della temperatura ma al contrario indica piogge sovrabbondanti e regolari, uragani sempre più intensi, siccità, mari sempre più alti sulle coste. Pochi gradi di differenza possono rendere il clima inospitale minacciare la salute dell'uomo e lasciare che migliaia di specie animali e vegetali scompaiono per sempre. Chi banalizza la questione e non capisce quanto la questione sia grave e complessa. Alcuni negano che esista un problema di questo tipo o attribuiscono i cambiamenti climatici a cause completamente naturali. Si tratat però di una minoranza perché il 97% degli studi scientifici sul tema afferma che i cambiamenti climatici sono reali e indotti dall'uomo. Il restante 3% è costituito da ricerche piene di errori e non attendibili. Non c'è quindi da discutere dell'esistenza del fenomeno, ma invece è necessario concentrarsi per acpire come contrastare e neutraliozzare il problema.

La febbre del Pianeta

Il clima della terra e sempre stato soggetto a cambiamenti. Questi sono dovuti a fenomeni naturali quali il movimento dei continenti e la variazione dell'orbita terrestre.

Ma le alterazioni a cui è stato sottoposto il nostro pianeta nell'ultimo secolo sono stati troppo rapide per pensare che abbiano un'origine naturale: l'atmosfera e gli oceani si sono scaldati, neve e ghiacci perenni si sono sciolti e livello dei mari si è alzato. L'evidenza di fenomeni porta a un'unica conclusione: il riscaldamento è causato principalmente all'uomo e alla sua attività. Per verificarlo, le Nazioni Unite hanno creato già nel 1988 l'IPCC, un gruppo di studio formato da scienziati, incaricato di ricercare l'origine dell'innalzamento della temperatura terrestre. Le conclusioni sono chiare: l'innalzamento della temperatura è dovuto all'utilizzo di fonti energetiche di origine fossile come gas e petrolio, alla deforestazione, alla decomposizione di grandi quantità di rifiuti e all'allevamento e alla agricoltura intensiva. Queste sono la causa dell'amplificazione dell'effetto serra che porta all'innalzamento della temperatura.
E' importante tener presente una cosa: un incremento nell'atmos anche di pochi gradi è sufficiente a creare condizioni devastanti. Secondo gli scienziati però siamo ancora in tempo per invertire la rotta e contrastare il fenomeno, ma si deve agire subito e con grande determinazione.
 
A cosa porta il cambiamento climatico
 
Il 2018 è stato il quarto anno più caldo di sempre dal 1880. Se si continua di questo passo, intorno a 2070 la temperatura potrebbe aumentare di 2° C rispetto alla media di quella registrata nel periodo pre industriale. Una differenza che può sembrare poco rilevante ma che in verità può causare importanti squilibri  e causare terribili disastri di cui abbiamo da qualche anno già alcune avvisaglie.
 
A causa del riscaldamento globale molte piante e molti animali sono a riscio. Infatti l'innalzamento delle temperature porta alla perdita dell'habitat e conseguentemente delle risorse nutritive. Un altro problema è dato dal fatto che spesso il cambiamento climatico porta con sè il diffondersi di specie non autoctone che spesso si sostituiscono a esse con grave danno all'ambiente.
 
Tra le "vittime" del cambiamento climatico ci sono le barriere coralline.  La loro sopravvivenza dipende da un delicato meccanismo di simbiosi di alcune microscopiche alghe che catturano la luce dal sole e le convertono in nutrienti per la crescita dei coralli da cui ricevono in cambio protezione. I cambiamenti della temperatura degli oceani fanno sì che le alghe abbandonino i coralli causando lo sbiancamento e infine la morte. Si calcola che entro il 2050 l'intera grande barriera corallina australiana, il più grande e antico organismo vivente sulla Terra,  potrebbe scomparire.
 
L'aumento della temperatura globale sta già apportando gravi danni anche alle persone: tempeste, ondate di caldo estremo, alluvioni, siccità sono sempre più frequenti ovunque. Le condizioni metereologiche inoltre stanno diventando sempre più severe: i deserti avanzano e la terra inaridisci nei luoghi molto caldi, mentre forti piogge minacciano le aree tropicali del mondo. Tutti questi cambiamenti mettono a rischio la nostra salute: la siccità impedisce l'accesso all'acqua potabile, già difficile in alcune zone del pianeta, aumenta il numero degli incendi gravi [[IMG] e può causare gravi danni ai raccolti agricoli mettendo a rischio la sopravvivenza di milioni di persone. Precipitazioni troppo intensi causano, invece alluvioni e tempistiche, distruggendo abitazioni favorendo la dispersione di
Anche l'innalzamento dei mari è una diretta conseguenza dell'innalzamento della temperatura. Infatti, poli e gliacciai ci stanno sciogliendo a ritmi sempre più veloci. I dati raccolti ci dicono che questo fenomeno ha determinato nell'ultimo secolo un innalzamento del livello dei mari di quasi 20 cm. Si tratta di una variazione solo apparentemente contenuta. In realtà, questo fenomeno ha gravi conseguenze per l'ecosistema: accanto a fenomeni erosivi delle coste sempre più importanti, l'innalzamento delle acque salate contamina le riserve di acqua dolce e trasforma terreni fertili in campi aridi, con un impatto dervastante sull' agricoltura. Inoltre mette a rischio l'approviggionamento di acqua e riduce la capacità di produrre energia elettrica. Le stime indicano che se non si riuscirà a interrompere il riscaldamento globale il 2030 il livello di mare potrebbe arrivare a circa 30 cm, una misura sufficiente a sommergere molte città sulla costa.
 
Come contrastare il riscaldamento globale
 
Per contrastare i cambiamenti climatici nel 2015, 195 Paesi hanno adottato l'Accordo di Parigi con cui ci si impegna a limitare l'aumento della temperatura a 1,5° C.  Per ottenere questo risultato i Paesi si impegnano principalmente su due fronti: la mitigazione, ossia la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio, e l'adattamento, cioè a trovare modi per ridurre gli impatti negativi del riscaldamento globale.
 
Anche piccoli gesti quotidiani possono contribuire a ridurre il riscaldamento globale: sostitui lampadine a incandescenza con lampade a risparmio energetico; utilizzare la lavatrice a 40° invece che a 90°, andare a piedi in bicicletta invece che con i mezzi
 

Traguardi

13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali

13.2 Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali

13.3 Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva

13.a Rendere effettivo l’impegno assunto dai partiti dei paesi sviluppati verso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che prevede la mobilizzazione – entro il 2020 – di 100 miliardi di dollari all’anno, provenienti da tutti i paesi aderenti all’impegno preso, da indirizzare ai bisogni dei paesi in via di sviluppo, in un contesto di azioni di mitigazione significative e di trasparenza nell’implementazione, e rendere pienamente operativo il prima possibile il Fondo Verde per il Clima attraverso la sua capitalizzazione

13.b Promuovere meccanismi per aumentare la capacità effettiva di pianificazione e gestione di interventi inerenti al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, con particolare attenzione a donne e giovani e alle comunità locali e marginali.

 


Riscaldamento globale, quanto ne sai?


 

 
 

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