Schema guida per l´ideazione e la realizzazione di una fiaba


La prima cosa da fare quando ti accingi a scrivere una fiaba è richiamare alla mente le caratteristiche peculiari del genere. Ricorda che la fiaba è un racconto fantastico ricco di elementi magici e meravigliosi che ha come personaggi esseri umani e fantastici che affronta sempre il tema dell´eterna lotta tra il Bene e il Male. La fiaba deve rassicurare e quindi si conclude sempre con un lieto fine.

Fatto questo, sei pronto per partire.

 


 

1) Definisci i personaggi e i ruoli che assumeranno nel tuo racconto. Poniti le seguenti domande:

  • Chi sono i personaggi?  
  • Che ruoli avranno?  
  • Quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono?

 

Esempio. Il protagonista è un principe buono e generoso. L’antagonista è una brutta strega dal naso bitorzoluto, chiamata Maga Magò. L’aiutante è un potente mago di nome Benvoglio che aiuterà l’eroe donandogli una spada invisibile.

 

I ruoli che non possono assolutamente mancare:

  • il protagonista;
  • l'antagonista;
  • l'aiutante che fornisce il mezzo magico.

Una fiaba però, in genere, include anche:

  • l'aiutante o gli aiutanti dell'antagonista

 


 

2) Definisci i luoghi. Considera che i luoghi tipici sono castelli, foreste, regni incantati. Sono descritti con qualche semplice aggettivo e non sono mai riferibili a luoghi e ambienti reali. Poniti le seguenti domande:

  • Qual è il luogo in cui comincia l’azione?
  • I personaggi frequentano o si spostano in altri luoghi?

 

Esempio. Un bellissimo castello ai margini di una foresta incantata.

 


 

3) Stabilisci il pretesto (danneggiamento o mancanza) che porta l'eroe ad entrare in azione.

Esempio. Un giorno Maga Megera, la crudele strega della Foresta Nera, colpì il re, il padre del principe, con un terribile incantesimo che gli fece perdere la memoria. E così il re, non riconoscendo più il figlio, lo cacciò dal castello.

 


 

4) Stabilisci il modo con cui l’aiutante aiuta il protagonista (oggetto magico e/o compito difficile). Pensa anche a tutta una serie di situazioni (le "funzioni di Propp") che vuoi inserire nel tuo racconto.

 

Esempio. Il  principe era disperato perché il padre, non riconoscendolo, lo aveva cacciato dal castello. Un giorno però, mentre vagava sconsolato per i boschi, incontrò un vecchio mercante (che in verità era un potente mago di nome Benvoglio) che gli donò una spada magica con cui avrebbe dovuto uccidere la strega per spezzare l’incantesimo.

 


 

5) Immagina una serie di prove che il tuo eroe dovrà superare.

Esempio. Ad un certo punto, a sbarrargli la strada, comparve un enorme drago sputafuoco.

 


 

6) Pensa ad un lieto fine (conseguimento del premio).

Esempio. E fu così che, recisa la testa della strega, l’incantesimo fu spezzato e il principe poté tornare a casa dove il padre, riconoscendolo, lo colmò di doni e gli diede metà del regno. E vissero tutti felici e contenti.

 


 

7) Tieni presene che ogni testo narrativo, e quindi ogni fiaba, presenta quattro momenti obbligati.

Situazione
iniziale molto tranquilla

 

Il protagonista
entra in azione in seguito ad un torto subito

 

Svolgimento con l'azione oppositiva dell'antagonista e le prove da superare

 

Sconfitta
dell'antagonista
e conseguimento del premio

 


 

8) Adesso sei pronto. Come ultimo suggerimento ricorda che una fiaba, per essere tale, va realizzata con uno stile ben preciso. È importante non dimenticare quanto segue:

  • utilizzare formule fisse;
  • inserire almeno una triplicazione;
  • inserire una filastrocca (magari una formula magica);
  • utilizzare un linguaggio semplice, ricco di dialoghi e monologhi.

Le fiabe sono scritte usando, soprattutto, tre tempi verbali: l'imperfetto, il passato remoto e il presente indicativo.

L'imperfetto è il tempo fondamentale delle fiabe ed è usato dal narratore per indicare:

  • le caratteristiche dei personaggi;
  • le descrizioni;
  • le azioni abituali, quelle che avvengono sempre uguali nel tempo;
  • i modi di essere e le azioni durature.

Il passato remoto esprime il tempo del racconto e indica le azioni che succedono in quel preciso momento.

Il presente è il tempo dei dialoghi.

Esempio. C'era una volta un re che chiamò i suoi ministri e disse: "Prometto la mano di mia figlia a chi saprà farmi divertire un giorno intero."

 





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