Biografie

Biografia di Alessandro Manzoni

Biografia di Alessandro Manzoni
Autore: Sistema
Data: 19/10/2025
Tipo: Materiale didattico
Dimensione: 2879 caratteri
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Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 dal conte Pietro e da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria, illustre rappresentante dell’illuminismo italiano, autore del trattato Dei delitti e delle pene in cui viene condotta un'analisi lucida e razionale contro la pena di morte e la tortura.

L'infanzia del Manzoni scorre abbastanza tranquilla fino al 1792 quando i genitori si separano costringendo Alessandro a passare da un collegio all’altro: Manzoni infatti studia prima presso i padri Somaschi e successivamente nell’istituto dei padri Barnabiti dal quale esce nell’estate del 1801. La sua permanenza in questi collegi sarà ricordata con risentimento a causa dei metodi autoritari adottati, ma gli consentirà di sviluppare una solida formazione di tipo classico.

Nel 1805 Alessandro raggiunge la madre a Parigi dove, a contatto con gli ambienti intellettuali più innovativi del tempo,  trascorre 5 anni decisivi per la sua formazione culturale e politica.

Nel 1808, durante un breve soggiorno a Milano, sposa Enrichetta Blondel, una calvinista la cui conversione al cattolicesimo favorisce il ritorno dello scrittore alla fede cattolica. Fede che fu per lo scrittore molto importante perché costituì una solida base su cui poggiare vita e poetica dopo la crisi della ragione e dell’Illuminismo dei primi dell’800.

Nel 1810 torna a Milano inaugurando un periodo molto fecondo dal punto di vista artistico. Infatti nell’arco di pochi anni verranno composti gli Inni sacri, le due tragedie Adelchi e il Conte di Carmagnola, le grandi odi Marzo 1821 e Il cinque maggio; inoltre viene avviata la stesura del romanzo Fermo e Lucia che uscirà nel ’27 con il titolo I Promessi Sposi.

Nel 1827 compie un viaggio a Firenze, perché dopo l’uscita della prima edizione dei “I Promessi Sposi”, la cosiddetta “Ventisettana”, profondamente insoddisfatto della sua opera dal punto di vista linguistico, aveva deciso di studiare il fiorentino per modificare il tal senso la lingua del suo romanzo (da cui la famosa frase “risciacquare i panni in Arno”).

Dopo il 1833 la vita del Manzoni è funestata da una serie di lutti: infatti uno dopo l’altro muoiono sei figli, la moglie Enrichetta, la madre e la seconda moglie.

Nel 1861 è nominato senatore del Regno d’Italia e gli viene affidato l’incarico di presiedere la commissione per l’unificazione della lingua.

Muore a Milano nel 1873.