Schema guida per la realizzazione di un giallo
1. Definizione dei personaggi principali
A. Investigatore
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Tipo: poliziotto, detective privato, investigatore improvvisato, giornalista, ecc.
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Competenze: deduzione, psicologia, conoscenze tecniche, intuito.
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Debolezze: ossessioni, trauma passato, difetto caratteriale.
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Motivazione: perché vuole risolvere il caso?
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Relazione con la vittima: nessuna, indiretta o personale?
B. Vittima
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Identità: nome, età, professione, background.
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Vita segreta: segreti, conflitti, doppia vita, possibili scandali.
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Motivo per cui è stata uccisa: chi potrebbe trarre vantaggio dalla sua morte?
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Relazioni: famiglia, colleghi, amanti, nemici.
C. Antagonista / Colpevole
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Movente: vendetta, gelosia, denaro, paura, opportunità.
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Modalità del delitto: premeditato, impulsivo, accidentale.
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Copertura: alibi, manipolazioni, depistaggi.
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Caratterizzazione: deve essere credibile e non troppo stereotipato.
D. Sospettati
Crea almeno 3 personaggi con:
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Possibile movente
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Piccole incoerenze o comportamenti sospetti
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Elementi che in seguito si rivelano innocenti
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Caratteri ben distinti per evitare confusione
E. Comprimari
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Alleati e ostacoli dell’investigatore (colleghi, amici, superiori).
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Fonti di informazione (testimoni, esperti, vicini della vittima).
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Personaggi che arricchiscono l’atmosfera.
2. Strutturazione del mistero
A. La scena del crimine
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Dove avviene il delitto?
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Cosa trova l’investigatore?
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Quali indizi veri e quali depistaggi?
B. Gli indizi
Classificarli:
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Indizi veri (portano alla soluzione).
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Indizi falsi (portano fuori strada).
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Indizi neutrali (comprensibili solo alla fine).
C. Gli interrogatori
Per ogni sospettato:
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Cosa dice?
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Cosa nasconde?
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Come reagisce emotivamente?
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Quale dettaglio alimenta il dubbio?
3. Costruzione della trama
A. Atto I – L’innesco
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Presentazione dell’investigatore.
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Introduzione della vittima e del contesto.
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Ritrovamento del corpo e apertura dell’indagine.
B. Atto II – L’indagine
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Raccolta degli indizi.
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Interrogatori e nuove piste.
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Rivelazioni sulla vittima.
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Colpi di scena e depistaggi.
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Momento di crisi in cui tutto sembra senza soluzione.
C. Atto III – La risoluzione
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Epifania dell’investigatore (intuizione o dettaglio rivelatore).
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Smontaggio dell'alibi del colpevole.
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Confronto finale.
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Epilogo: spiegazione logica e coerente del meccanismo del delitto.
4. Temi e atmosfera
Definisci:
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Stile: realistico, noir, classico alla Agatha Christie, psicologico.
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Ambientazione: città moderna, piccolo paese, luogo isolato.
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Tono: cupo, ironico, claustrofobico, elegante.
L’atmosfera deve sostenere il mistero.
5. Meccanismi narrativi tipici del giallo
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Foreshadowing (anticipazioni velate).
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Twist rivelatore.
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Red herring (falso indizio).
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Doppia verità (ciò che sembra e ciò che è).
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Simmetria tra inizio e fine.
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Regola del fair play: il lettore deve avere avuto la possibilità di capire.
6. Passi finali
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Verifica la coerenza logica del delitto.
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Controlla che ogni personaggio abbia un ruolo funzionale.
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Rileggi in ottica del lettore: è tutto comprensibile? troppo evidente? troppo oscuro?
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Affina ritmo e tensione.
Titolo: (Scegli un titolo accattivante)
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Introduzione: a. Presenta il protagonista: un giovane investigatore o una squadra di giovani detective. b. Contestualizza il setting: la scuola, il quartiere, o un luogo intrigante.
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Incidente Iniziale: a. Descrivi l'evento che dà il via all'indagine (un furto, una scomparsa, un misterioso messaggio). b. Introduci un elemento misterioso o un indizio che stimoli la curiosità dei lettori.
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Sviluppo dell'Indagine: a. Dettaglia come il protagonista o la squadra inizia l'indagine. b. Introduci personaggi sospetti, testimoni, o alleati che possono aiutare nella risoluzione del caso. c. Utilizza colpi di scena e indizi per mantenere alto l'interesse.
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Complicazioni: a. Introduce ostacoli o situazioni che rendono l'indagine più difficile. b. Aggiungi elementi di suspense e tensione.
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Climax: a. Porta il lettore al momento più intenso della storia, dove si svela una parte importante del mistero. b. Metti il protagonista o la squadra di fronte a una scelta cruciale o a una situazione rischiosa.
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Risoluzione: a. Risolvi gradualmente il mistero, collegando tutti gli indizi. b. Svela l'identità del colpevole e il motivo dietro l'incidente.
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Conclusione: a. Risolvi eventuali sottotrame o questioni aperte. b. Lascia il lettore con un finale soddisfacente e magari apri la porta a futuri misteri.
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Epilogo: a. Offri un'ultima riflessione o un insegnamento tratto dall'esperienza del protagonista.
Ricorda di mantenere un linguaggio adatto all'età dei lettori, inserendo elementi di mistero e azione per mantenere alto l'interesse.
Materiali di Supporto
Risorse aggiuntive e approfondimenti
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