Il fu Mattia Pascal è un romanzo dello scrittore Luigi Pirandello, pubblicato per la prima volta nel 1904. È considerato uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento e un precursore del romanzo moderno per la sua esplorazione dei temi dell'identità, della maschera sociale e dell'assurdità della vita.
Trama sintetica
Mattia Pascal, un uomo insoddisfatto della sua vita, dopo una serie di disgrazie (un matrimonio infelice, problemi economici e la morte della madre), fugge dal suo paese. Per caso, scopre di essere stato dato per morto dopo un errore di identificazione. Approfittando di questa situazione, decide di "rinascere" con una nuova identità, assumendo il nome di Adriano Meis.
Tuttavia, ben presto si rende conto che vivere senza un'identità legale è complicato: non può sposarsi, ereditare, né integrarsi pienamente nella società. Alla fine, inscena la morte del suo alter ego e ritorna a essere "il fu Mattia Pascal", ma scopre che la sua vecchia vita è ormai irrecuperabile.
Temi principali:
- Identità e maschere sociali: Pirandello esplora la fluidità dell'identità e il contrasto tra chi siamo realmente e come ci vedono gli altri.
- Libertà e condizionamenti sociali: Mattia scopre che la "libertà" dalla sua vecchia vita è in realtà una nuova prigione.
- Incomunicabilità e solitudine: L'impossibilità di essere veramente compresi dagli altri.
- Ironia e assurdo: La vicenda ha toni paradossali e grotteschi, tipici dello stile pirandelliano.
- Relatività della verità: Ogni persona ha la sua "lanterna" (la sua prospettiva), ma nessuna vede l’intero quadro.
- Maschere e illusioni: Gli uomini si aggrappano a finzioni (religione, società) per non affrontare il caos dell’esistenza.
Attualità della lanterninosofia Oggi la lanterninosofia potrebbe essere paragonata:
- Alle echo chambers dei social media (ogni utente vive nella sua "bolla" di verità).
- Alla crisi delle certezze nella società postmoderna