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Il fu Mattia Pascal - trama semplificata e spunti di riflessione

Il fu Mattia Pascal - trama semplificata e spunti di riflessione
Autore: Sistema
Data: 19/10/2025
Tipo: Materiale didattico
Dimensione: 4311 caratteri
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Il fu Mattia Pascal è un romanzo dello scrittore Luigi Pirandello, pubblicato per la prima volta nel 1904. È considerato uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento e un precursore del romanzo moderno per la sua esplorazione dei temi dell'identità, della maschera sociale e dell'assurdità della vita.

Trama sintetica

Mattia Pascal, un uomo insoddisfatto della sua vita, dopo una serie di disgrazie (un matrimonio infelice, problemi economici e la morte della madre), fugge dal suo paese. Per caso, scopre di essere stato dato per morto dopo un errore di identificazione. Approfittando di questa situazione, decide di "rinascere" con una nuova identità, assumendo il nome di Adriano Meis.

Tuttavia, ben presto si rende conto che vivere senza un'identità legale è complicato: non può sposarsi, ereditare, né integrarsi pienamente nella società. Alla fine, inscena la morte del suo alter ego e ritorna a essere "il fu Mattia Pascal", ma scopre che la sua vecchia vita è ormai irrecuperabile.


Temi principali:

  1. Identità e maschere sociali: Pirandello esplora la fluidità dell'identità e il contrasto tra chi siamo realmente e come ci vedono gli altri.
  2. Libertà e condizionamenti sociali: Mattia scopre che la "libertà" dalla sua vecchia vita è in realtà una nuova prigione.
  3. Incomunicabilità e solitudine: L'impossibilità di essere veramente compresi dagli altri.
  4. Ironia e assurdo: La vicenda ha toni paradossali e grotteschi, tipici dello stile pirandelliano.

 

APPROFONDIMENTO>> La lanterninosofia è una teoria filosofica di Luigi Pirandello, esposta nel capitolo XIII de Il fu Mattia Pascal ad opera di un personaggio, Anselmo Paleari.   Paleari paragona gli esseri umani a lanterne (lanternini) che illuminano una piccola porzione di realtà, credendo di vedere la verità, ma in realtà vivono nell’inganno. "Noi siamo lanternini, o mio caro, accesi un momento e poi spenti; e quel po’ di luce che ci è data, non è nostra. La "filosofia del lanternino" smaschera l’illusione che l’uomo possa comprendere il senso della vita o della morte. La lanterninosofia è anche una parodia del positivismo: mentre la scienza crede di illuminare tutto, Pirandello mostra che la luce umana è effimera e limitata. Questa filosofia è assolutamente coerente con il pensiero pirandelliano:
  • Relatività della verità: Ogni persona ha la sua "lanterna" (la sua prospettiva), ma nessuna vede l’intero quadro.
  • Maschere e illusioni: Gli uomini si aggrappano a finzioni (religione, società) per non affrontare il caos dell’esistenza.
Il nome "lanterninosofia" è un ossimoro comico (mescola "lanterna" e "filosofia"), tipico dello stile di Pirandello che unisce tragico e ridicolo.

Attualità della lanterninosofia Oggi la lanterninosofia potrebbe essere paragonata:
  • Alle echo chambers dei social media (ogni utente vive nella sua "bolla" di verità).
  • Alla crisi delle certezze nella società postmoderna

 

CURIOSITA'>> Il romanzo è stato adattato più volte per il cinema e la televisione, tra cui un celebre film del 1985 con Marcello Mastroianni.