Naturalismo e Verismo: due correnti a confronto
Nel panorama letterario dell’Ottocento, il desiderio di rappresentare la realtà in modo fedele e oggettivo dà origine al Naturalismo, una corrente nata in Francia che applica alla letteratura il metodo scientifico delle scienze naturali. Il principale esponente di questo movimento è Émile Zola (1840-1902), autore di un ciclo di romanzi che raccontano l’evoluzione della società francese attraverso cinque generazioni di una stessa famiglia, toccando tutte le classi sociali.
I principi del Naturalismo
Secondo il Naturalismo, lo scrittore deve osservare la realtà con un approccio scientifico e rappresentarla in modo oggettivo, senza influenze personali. Questo studio si basa su tre elementi fondamentali:
- Razza: l’eredità biologica e genetica che influisce sul carattere e sul destino degli individui.
- Ambiente (milieu) : il contesto geografico e sociale in cui una persona cresce e si forma.
- Momento storico (moment): le condizioni storiche che determinano lo sviluppo della società.
Zola considera il romanzo come un vero e proprio "pezzo di vita", e spesso racconta storie di classi sociali svantaggiate. Un esempio emblematico è Germinal, che descrive le dure condizioni di vita dei minatori francesi sfruttati e costretti a una lotta disperata per i propri diritti.
Il Verismo in Italia
In Italia, alcuni scrittori si ispirano al Naturalismo francese, dando vita al Verismo. Il termine deriva da “vero” e indica il desiderio di rappresentare la realtà in modo autentico, senza idealizzazioni o giudizi morali. Tuttavia, rispetto al Naturalismo, il Verismo presenta delle differenze importanti:
- Impersonalità: l’autore deve scomparire dal racconto, lasciando che la storia sembri raccontarsi da sola. A differenza di Manzoni, ad esempio, il narratore non esprime giudizi né anticipa gli eventi, ma adotta il punto di vista dei personaggi, immergendosi nella loro mentalità e nel loro ambiente sociale.
- Visione conservatrice: mentre Zola denuncia le ingiustizie sociali e auspica un cambiamento, i veristi italiani si limitano a descrivere la miseria dei contadini e dei pescatori senza prospettare soluzioni o speranze di miglioramento.
- Regionalismo: il Naturalismo si concentra sulle città e sulla classe operaia, mentre il Verismo si focalizza principalmente sulle campagne e sulle condizioni di vita delle popolazioni rurali, in particolare nel Sud Italia.
- Linguaggio realistico: per rendere le storie più autentiche, i veristi utilizzano proverbi, espressioni dialettali e modi di dire tipici del popolo.
Giovanni Verga e il Verismo
Il principale rappresentante del Verismo è Giovanni Verga, che nelle sue opere descrive con grande realismo la dura esistenza dei pescatori e dei contadini siciliani. I suoi personaggi sono spesso intrappolati in un destino di sofferenza e lotta per la sopravvivenza, senza possibilità di riscatto. Le sue opere più celebri, come I Malavoglia e Novelle rusticane, esprimono una visione disillusa della realtà, dove il progresso appare inarrestabile ma, anziché portare benefici, finisce per travolgere i più deboli.