Mappe Concettuali
Dettagliata
Sintesi
1.1 Francia e Austria dopo i moti rivoluzionari
Nel 1852 la Francia si trasforma in impero sotto la guida di Luigi Napoleone, che prende il nome di Napoleone III. Durante il suo regno vengono incentivati lo sviluppo industriale e quello ferroviario, oltre alla costruzione del Canale di Suez in Egitto, che favorisce i commerci tra Mediterraneo e Mar Rosso.
Napoleone III reprime con durezza le proteste operaie, ma allo stesso tempo introduce alcune riforme che gli assicurano il consenso popolare. Parallelamente, nell’Impero asburgico, l’imperatore Francesco Giuseppe ripristina nel 1851 il potere assoluto, abolendo la Costituzione. Tuttavia, le sconfitte militari del 1859 contro i Franco-Piemontesi e del 1866 contro la Prussia indeboliscono l’Austria, costringendola a cedere territori nell’area tedesca. Nel 1867, l’Ungheria ottiene un’ampia autonomia, pur restando all’interno dell’Impero.
1.2 La guerra di Crimea
In Russia mancavano una solida borghesia e un vero processo di industrializzazione. Per ampliare i propri commerci, l’Impero russo mira ai territori dell’Impero ottomano, ma Francia e Gran Bretagna si schierano a difesa dei turchi. Nel 1853 scoppia così la guerra di Crimea, combattuta in una regione strategica sul Mar Nero.
La Russia, sconfitta nel 1855, è costretta ad accettare la neutralità del Mar Nero. In quegli anni sale al trono Alessandro II, che avvia una riforma agricola e abolisce la servitù della gleba, pur mantenendo i privilegi dei grandi proprietari terrieri. Lo zar, tuttavia, nel 1881 viene assassinato.
1.3 L’ascesa della Prussia e la Comune di Parigi
Nella seconda metà dell’Ottocento, gli Stati tedeschi attraversano una fase di intensa crescita economica. La Prussia, più forte e moderna, si propone come guida del processo di unificazione. Nel 1859 sale al trono Guglielmo I, che affida il ruolo di cancelliere a Otto von Bismarck. Quest’ultimo governa con fermezza e autoritarismo: limita la libertà di stampa e di opinione, ma conquista il consenso della borghesia con riforme economiche e quello del popolo con politiche sociali.
Il suo obiettivo è chiaro: unificare la Germania sotto la guida prussiana, anche ricorrendo alla forza militare.
Nel 1866 la Prussia sconfigge l’Austria e si impone come potenza dominante in Germania. Pochi anni dopo, nel 1870, scoppia la guerra franco-prussiana: la Francia viene battuta, Napoleone III è deposto e a Parigi nasce la Terza Repubblica.
Questi successi rafforzano il prestigio prussiano e favoriscono anche, indirettamente, il processo di unificazione italiana avviato nel 1861.
Nel 1871, dopo la vittoria sulla Francia, viene proclamato il Secondo Impero tedesco: a Versailles, Guglielmo I è incoronato imperatore (Kaiser).
La Francia è costretta a firmare la pace, ma a Parigi scoppia una rivolta popolare, che porta alla nascita della Comune di Parigi, un esperimento di governo socialista e democratico. Tuttavia, l’insurrezione viene duramente repressa dall’esercito francese, segnando la fine di quell’esperienza rivoluzionaria.
1.4 L’Inghilterra della regina Vittoria nel secondo Ottocento
Dal 1837 al 1901 il Regno Unito è guidato dalla regina Vittoria, periodo che passerà alla storia come “età vittoriana”. Durante questi decenni, Conservatori e Liberali si alternano al governo, ma condividono l’obiettivo di rafforzare la potenza economica e politica del Paese. L’economia britannica conosce una rapida crescita e vengono approvate importanti riforme sociali: migliorano le condizioni di vita dei lavoratori e il diritto di voto viene progressivamente esteso anche alla borghesia e a parte della classe operaia.
Diversa è la situazione in Irlanda, dove una terribile carestia a metà Ottocento provoca un’enorme emigrazione verso gli Stati Uniti. La popolazione, in gran parte cattolica, vive nella miseria e chiede maggiore autonomia. Le proteste vengono represse dal governo britannico e solo in seguito arrivano alcune timide riforme, ma i rapporti tra Irlanda e Inghilterra restano tesi e conflittuali.